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Direzione Didattica Cesena 2 - Cesena (FC)
DIREZIONE DIDATTICA STATALE
CESENA 2
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E-SAFETY POLICY

 

E-SAFETY POLICY

1.Introduzione

Il nostro Circolo, particolarmente attento alle tematiche della educazione alla legalità, della sicurezza sul web, del bullismo e del cyberbullismo, attivo nella collaborazione alle iniziative della Settimana della Salute Digitale, ha adottato questo protocollo di e-safety policy, anche nellottica della adozione delle misure minime di sicurezza ICT (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 agosto 2015, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 07 aprile 2017) cui si sta progressivamente adeguando, al fine di innalzare il proprio livello di sicurezza informatica.

- Scopo della e-safety policy

Scopo del presente documento è quello di informare l’utenza per un uso corretto e responsabile delle apparecchiature informatiche collegate alla rete in dotazione alla Scuola, nel rispetto della normativa vigente.
In particolare l’intento della scuola è quello di promuovere l’uso consapevole e critico da parte degli alunni delle tecnologie digitali e di internet, di far acquisire loro procedure e competenze “tecniche” ma anche corrette norme comportamentali, di prevenire ovvero rilevare e fronteggiare le problematiche che derivano da un utilizzo non responsabile, pericoloso o dannoso, delle tecnologie digitali. Gli utenti, siano essi maggiorenni o minori, devono essere pienamente consapevoli dei rischi a cui si espongono quando navigano in rete. Di fatto esiste la possibilità che durante il lavoro online si possa entrare accidentalmente in contatto con materiale inadeguato e/o illegale, pertanto la Scuola promuove l’adozione di strategie che limitino l’accesso a siti e/o applicazioni illeciti. In questo contesto, gli insegnanti hanno la responsabilità di guidare gli studenti nelle attività online a scuola e di indicare regole di condotta chiare per un uso critico e consapevole di Internet anche a casa, per prevenire il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose.

- Ruoli e Responsabilità (che cosa ci si aspetta da tutti gli attori della Comunità Scolastica).

1) Dirigente scolastico
Il ruolo del Dirigente scolastico nel promuovere l’uso consentito delle tecnologie e di internet include i seguenti compiti:

· garantire la sicurezza (tra cui la sicurezza on-line) dei membri della comunità scolastica;

· garantire che tutti gli insegnanti ricevano una formazione adeguata per svolgere efficacemente l’insegnamento volto a promuovere una cultura dell’inclusione, del rispetto dell’altro/a e delle differenze, un utilizzo positivo e responsabile delle Tecnologie, dell’Informazione e della comunicazione (TIC);

· comprendere e seguire le procedure previste dalle norme in caso di reclami o attribuzione di responsabilità al personale scolastico in relazione a incidenti occorsi agli alunni nell’utilizzo delle TIC a scuola.

2) Funzione strumentale per le nuove tecnologie
Il ruolo della Fs include i seguenti compiti:

· stimolare la formazione interna all’istituzione negli ambiti di sviluppo della “scuola digitale” e fornire consulenza e informazioni al personale in relazione ai rischi on-line e alle misure di prevenzione e gestione degli stessi;

· monitorare e rilevare le problematiche emergenti relative all’utilizzo sicuro delle tecnologie digitali e di internet a scuola, nonché proporre la revisione delle politiche dell’istituzione con l’individuazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche innovative e sostenibili da diffondere nella scuola;

· assicurare che gli utenti possano accedere alla rete della scuola solo tramite password applicate e regolarmente cambiate e curare la manutenzione e lo sviluppo del sito web della scuola per scopi istituzionali e consentiti (istruzione e formazione);

3) Direttore dei servizi generali e amministrativi
Il ruolo del direttore dei servizi generali e amministrativi include i seguenti compiti:

· assicurare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, l’intervento di tecnici per garantire che l'infrastruttura tecnica della scuola sia funzionante, sicura e non aperta a uso improprio o a dannosi attacchi esterni;

· garantire il funzionamento dei diversi canali di comunicazione della scuola (sportello, circolari,sito web, ecc.) all’interno della scuola e fra la scuola e le famiglie degli alunni per la notifica di documenti e informazioni del Dirigente scolastico e dell’Animatore digitale nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e di internet.

4) Docenti
Il ruolo del personale docente e di ogni figura educativa che lo affianca include i seguenti compiti:

· informarsi/aggiornarsi sulle problematiche attinenti alla sicurezza nell’utilizzo delle tecnologie digitali e di internet e sulla politica di sicurezza adottata dalla scuola, rispettandone il regolamento;

· garantire modalità di utilizzo corretto e sicuro delle TIC e di internet (anche da parte degli alunni)

· assicurare la riservatezza dei dati personali trattati ai sensi della normativa vigente;

· nelle lezioni in cui è programmato l'utilizzo di Internet, guidare gli alunni a siti controllati e verificati come adatti per il loro uso e controllare che nelle ricerche su Internet siano trovati e trattati solo materiali idonei;

· comunicare ai genitori difficoltà, bisogni o disagi espressi dagli alunni (ovvero valutazioni

sulla condotta non adeguata degli stessi) rilevati a scuola e connessi all’utilizzo delle TIC, al

fine di approfondire e concordare coerenti linee di intervento di carattere educativo;

5) Alunni
Il ruolo degli alunni include i seguenti compiti:

· essere responsabili, in relazione al proprio grado di maturità e di apprendimento, per l'utilizzo dei sistemi delle tecnologie digitali in conformità con quanto richiesto dai docenti;

· avere una buona comprensione delle potenzialità offerte dalle TIC per la ricerca di contenuti e materiali;

· comprendere l'importanza di adottare buone pratiche di sicurezza on-line (rapportate al grado di maturità e all’età degli studenti) quando si utilizzano le tecnologie digitali per non correre rischi;

· adottare condotte rispettose degli altri anche quando si comunica in rete;

· esprimere domande o difficoltà o bisogno di aiuto nell’utilizzo delle tecnologie didattiche o di internet ai docenti e ai genitori.

6) Genitori
Il ruolo dei genitori degli alunni include i seguenti compiti:

· Sostenere la linea di condotta della scuola adottata nei confronti dell’utilizzo delle tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni nella didattica;

· Seguire gli alunni nello studio a casa adottando i suggerimenti e le condizioni d’uso delle TIC indicate dai docenti, in particolare controllare l’utilizzo del pc e di internet;

· Concordare con i docenti linee di intervento coerenti e di carattere educativo in relazione ai problemi rilevati per un uso non responsabile o pericoloso delle tecnologie digitali o di internet;

· Fissare delle regole per l’utilizzo del computer e tenere sotto controllo l’uso che i figli fanno di internet e del telefonino in generale.

Gestione delle infrazioni alla Policy.

1) Disciplina degli alunni
Le potenziali infrazioni in cui è possibile che gli alunni incorrano a scuola nell’utilizzo delle tecnologie digitali di internet di cui si dispone per la didattica, in relazione alla fascia di età considerate, sono prevedibilmente le seguenti:

· un uso della rete per giudicare, infastidire o impedire a qualcuno di esprimersi o partecipare;

· l’invio incauto o senza permesso di foto o di altri dati personali come l'indirizzo di casa o il telefono;

· la condivisione di immagini intime o troppo spinte;

· la comunicazione incauta e senza permesso con sconosciuti;

· il collegamento a siti web non indicati dai docenti.

Gli interventi correttivi previsti per gli alunni sono rapportati all’età e al livello di sviluppo dell'alunno. Infatti più gli alunni sono piccoli, più i comportamenti “da correggere” sono dovuti a uno sviluppo cognitivo, affettivo e morale incompleto o a fasi critiche transitorie, che devono essere compresi e orientati proprio dagli educatori, nella prospettiva del raggiungimento di una maggiore consapevolezza e maturità da parte dell’alunno.

Sono pertanto previsti interventi di carattere educativo di rinforzo dei comportamenti corretti e riparativi dei disagi causati, di ri-definizione delle regole sociali di convivenza attraverso la partecipazione consapevole e attiva degli alunni della classe, di prevenzione e gestione positiva dei conflitti, di moderazione dell’eccessiva competitività, di promozione di rapporti amicali e di reti di solidarietà, di promozione della conoscenza e della gestione delle emozioni.

2) Disciplina del personale scolastico
Le potenziali infrazioni in cui è possibile che il personale scolastico e in particolare i docenti incorrano nell’utilizzo delle tecnologie digitali e di internet sono diverse e alcune possono determinare, favorire o avere conseguenze di maggiore o minore rilievo sull’uso corretto e responsabile delle TIC da parte degli alunni:

· un utilizzo delle tecnologie e dei servizi della scuola, d’uso comune con gli alunni, non connesso alle attività di insegnamento o al profilo professionale, anche tramite ’installazione di software o il salvataggio di materiali non idonei;

· un utilizzo delle comunicazioni elettroniche con i genitori e gli alunni non compatibile con il ruolo professionale;

· un trattamento dei dati personali, comuni e sensibili degli alunni, non conforme ai principi della privacy o che non garantisca un’adeguata protezione degli stessi;

· una diffusione delle password assegnate e una custodia non adeguata degli strumenti e degli accessi di cui possono approfittare terzi;

· una carente istruzione preventiva degli alunni sull’utilizzazione corretta e responsabile delle tecnologie digitali e di internet;

· una vigilanza elusa dagli alunni che può favorire un utilizzo non autorizzato delle TIC e possibili incidenti;

I docenti e il Dirigente scolastico devono controllare l’utilizzo delle TIC per verificarne la conformità alle regole di sicurezza, compreso l'accesso a internet, la posta elettronica inviata/pervenuta a scuola, procedere alla cancellazione di materiali inadeguati o non autorizzati dal sistema informatico della scuola, conservandone una copia per eventuali successive investigazioni. Tutto il personale è tenuto a collaborare con il Dirigente scolastico e a fornire ogni informazione utile per le valutazioni del caso e per l’avvio di procedimenti che possono avere carattere organizzativo gestionale, disciplinare, amministrativo, civile e penale, a seconda del tipo o della gravità delle infrazioni commesse (si fa particolare riferimento ad eventi relativi a bullismo, cyberbullismo, violazione di privacy, diffamazione e maltrattamenti). Le procedure sono quelle previste dalla legge e dai contratti di lavoro.

3) Disciplina dei genitori
In considerazione dell’età degli alunni e della loro dipendenza dagli adulti, anche alcune condizioni e condotte dei genitori possono favorire o meno l’uso corretto e responsabile delle TIC da parte degli alunni a scuola, dove possono portare materiali e strumenti o comunicare problematiche sorte al di fuori del contesto scolastico.
Le situazioni familiari meno favorevoli sono:

· la convinzione che se il proprio figlio rimane a casa ad usare il computer è al sicuro e non combinerà guai;

· una posizione del computer in una stanza o in un posto non visibile a tutti quando è utilizzato dal proprio figlio;

· una piena autonomia concessa al proprio figlio nella navigazione sul web e nell’utilizzo del cellulare o dello smartphone;

· un utilizzo del pc in comune con gli adulti che possono conservare in memoria materiali non idonei;

· un utilizzo del cellulare o dello smartphone in comune con gli adulti che possono conservare in memoria indirizzi o contenuti non idonei.

I genitori degli alunni possono essere convocati a scuola per concordare misure educative diverse oppure essere sanzionabili a norma di legge in base alla gravità dei comportamenti dei loro figli, se dovessero risultare pericolosi per sé e/o dannosi per gli altri.

- Integrazione della Policy con Regolamenti esistenti.

Accesso a internet

1.     L’accesso a Internet è consentito al personale docente e non docente solo ad esclusivo uso didattico e/o di formazione e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità di un insegnante;

2.     Internet non può essere usato per scopi vietati dalla legislazione vigente;

3.     L’utente è direttamente responsabile, civilmente e penalmente, a norma delle vigenti leggi, per l’uso fatto del servizio Internet, dei social-media e delle chat;

4.     E’ vietato inserire sui pc connessi in rete programmi contenenti virus, scaricare software non autorizzati da internet, scaricare e installare software senza licenza.

- Formazione dei docenti sull’utilizzo e l’integrazione delle TIC nella didattica e sulluso corretto e consapevole del web.

Il corpo docente ha partecipato e partecipa annualmente a corsi di formazione  anche nell’ambito di piani nazionali, oltre che ad iniziative organizzate dall’istituzione o dalle scuole associate in rete e possiede generalmente una buona base di competenze e nel caso delle figure di sistema, anche di carattere specialistico. E’ inoltre disponibile ad aggiornarsi per mantenere al passo la propria formazione, in rapporto al rinnovo della dotazione multimediale (vedi PNSD).

Il percorso complesso della formazione specifica dei docenti sull’utilizzo delle TIC nella didattica, non esauribile nell’arco di un anno scolastico, segue un programma pluriennale e prevede momenti di autoaggiornamento, momenti di formazione personale o collettiva anche all’interno del Circolo Didattico Cesena 2, con la condivisione delle conoscenze dei singoli e il supporto della Funzione Strumentale e dell’Animatore digitale, la partecipazione alle iniziative promosse dall’Amministrazione centrale e dalle scuole polo.

- Formazione dei docenti sull’utilizzo consapevole e sicuro di Internet e delle tecnologie digitali

Anche il percorso della formazione specifica dei docenti sull’utilizzo consapevole e sicuro di Internet, prevede annualmente momenti di autoaggiornamento, di formazione personale o collettiva di carattere permanente, legata all’evoluzione rapida delle tecnologie e delle modalità di comunicazione a cui accedono sempre di più ed autonomamente anche gli alunni e a particolari accortezze da tenere per salvaguardare la salute e sicurezza dei minori.

- Sensibilizzazione delle famiglie

Il Circolo Didattico Cesena 2 attiva ogni anno iniziative per sensibilizzare le famiglie all’educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva e all’uso consapevole delle TIC e della rete, promuovendo la conoscenza delle numerose situazioni di rischio online. A tal fine sono previsti incontri con esperti e fra docenti e genitori per la diffusione del materiale informativo sulle tematiche trattate, messo a disposizione dai siti specializzati e dalle forze dell’ordine.

Saranno favoriti momenti di confronto e discussione anche sulle dinamiche che potrebbero instaurarsi fra i pari con l’uso di cellulari e smartphone o delle chat line o social network più diffusi, con particolare riferimento alla prevenzione del cyberbullismo e alla promozione dell’educazione al rispetto e delle pari opportunità (esempio Settimana della salute digitale).

La scuola si impegna alla diffusione delle informazioni e delle procedure contenute nel documento (Policy e-safety) per portare a conoscenza delle famiglie il regolamento sull’utilizzo delle nuove tecnologie all’interno del Circolo e prevenire i rischi legati a un utilizzo non corretto di internet.

- Sito web della scuola

La scuola cura un sito web istituzionale; tutti i contenuti del settore didattico sono pubblicati direttamente e sotto supervisione della Funzione Strumentale, che ne valuta con il Dirigente scolastico la sicurezza e l’adeguatezza sotto i diversi profili dell’accessibilità, della pertinenza dei contenuti, del rispetto della privacy, ecc.

- Social network

Attualmente nella didattica non si utilizzano social network, né l’istituzione scolastica vi ha creato una pagina col proprio profilo o ha autorizzato il personale scolastico e/o le famiglie a utilizzarli per nome e per conto della stessa. Il Circolo Didattico Cesena 2 disattende l’utilizzo delle chat per diffondere comunicazioni provenienti dalla scuola.

- Protezione dei dati personali

Il personale scolastico è “incaricato del trattamento” dei dati personali (degli alunni, dei genitori, ecc.),nei limiti delle operazioni di trattamento e delle categorie di dati necessarie ai fini dello svolgimento della propria funzione e nello specifico della docenza (istruzione e formazione). Tutto il personale incaricato riceve poi istruzioni applicabili al trattamento di dati personali su supporto cartaceo e su supporto informatico, ai fini della protezione e sicurezza degli stessi.

Viene inoltre fornita ai genitori informativa e richiesta di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali degli alunni eccedenti i trattamenti istituzionali obbligatori.

4. Strumentazione personale

- Per i docenti: gestione degli strumenti personali– cellulari, tablet ecc.
Durante le ore delle lezioni non è consentito l’utilizzo del cellulare (se non dietro diretta autorizzazione del Dirigente o suo delegato per casi particolari), mentre è consentito l’uso di altri dispositivi elettronici personali solo a scopo didattico ed integrativo di quelli scolastici disponibili.
Durante il restante orario di servizio è consentito l’utilizzo del cellulare solo per comunicazioni personali di carattere urgente mentre è permesso l’uso di altri dispositivi elettronici personali per attività funzionali all’insegnamento, ad integrazione di quelli scolastici disponibili..

- Per il personale della scuola: gestione degli strumenti personali– cellulari, tablet ecc.

Durante l’orario di servizio al restante personale scolastico è consentito l’utilizzo del cellulare solo per comunicazioni personali di carattere urgente.

5. Rilevazione e gestione dei casi

Rilevazione: che cosa segnalare?

Gli alunni possono mostrare segni di allerta e/o riferire spontaneamente o su richiesta l’accaduto ai docenti. I fatti riferiti possono essere accaduti anche al di fuori della scuola. Anche confrontandosi periodicamente con gli alunni sui rischi delle comunicazioni on-line, i minori possono riferire di fatti o eventi personali o altrui che “allertano” l’insegnante.

Una “prova” di quanto riferito può essere presente nella memoria degli strumenti tecnologici utilizzati, può essere mostrata spontaneamente dall’alunno, può essere presentata da una segnalazione dei genitori, può essere notata dall’insegnante che si accorge dell’infrazione in corso. Mentre il docente è autorizzato a controllare le strumentazioni della scuola, per controllare l’uso del telefono cellulare di un alunno si rivolge al genitore.

I contenuti “pericolosi” comunicati/ricevuti a/da altri, messi/scaricati in rete, ovvero le tracce che possono comprovare l’utilizzo incauto, scorretto o criminoso degli strumenti digitali utilizzabili anche a scuola attualmente dai minori(l’eventuale telefonino/smartphone personale e il pc collegato a internet) per gli alunni possono essere i seguenti:

· Contenuti afferenti alla privacy (foto personali, l'indirizzo di casa o il telefono, informazioni private proprie o di amici, foto o video pubblicati contro la propria volontà, di eventi privati, ecc.);

· Contenuti afferenti all’aggressività o alla violenza (messaggi minacciosi, commenti offensivi, pettegolezzi, informazioni false, foto o video imbarazzanti, virus, contenuti razzisti, che inneggiano al suicidio, immagini o video umilianti, insulti, videogiochi pensati per un pubblico adulto, ecc.);

· Contenuti afferenti alla sessualità: messaggi molesti, conversazioni (testo o voce) che connotano una relazione intima e/o sessualizzata, foto o video personali con nudità o abbigliamento succinto, immagini pornografiche, foto e video in cui persone di minore età sono coinvolte o assistono ad attività sessuali (pedopornografia), ecc.

-Come segnalare: quali strumenti e a chi?

Per le segnalazioni di fatti rilevati sono previsti i seguenti strumenti che i docenti possono utilizzare sulla base della gravità dell’accaduto:

· Annotazione del comportamento sul registro e comunicazione scritta ai genitori, che la devono restituire vistata;

· Convocazione scritta e colloquio con i genitori degli alunni, da parte dei docenti;

· Relazione scritta al Dirigente scolastico (con buon senso e quando si è in presenza di effettivo rischio/violazione).
In base all’urgenza le comunicazioni formali possono essere precedute da quelle informali, effettuate per le vie brevi.

Per i reati più gravi gli operatori scolastici hanno l’obbligo, contestualmente all’inoltro della comunicazione al Dirigente Scolastico, di effettuare la denuncia all’autorità giudiziaria o più semplicemente agli organi di polizia territorialmente competenti.
In particolare per i fatti criminosi, ai fini della denuncia, la relazione deve essere redatta nel modo più accurato possibile, indicando i seguenti elementi: il fatto, il giorno dell’acquisizione del fatto nonché le fonti di prova già note e per quanto possibile, le generalità, il domicilio e quant’altro di utile a identificare la persona alla quale il reato è attribuito, la persona offesa, e tutti coloro che sono in grado di riferire circostanze rilevanti per la ricostruzione del fatto.

Gestione dei casi: definizione delle azioni da intraprendere a seconda della specifica del caso.

Gestione dei casi di “immaturità”
Può sembrare naturale all’alunno fornire i propri dati sui siti allestiti in modo tale da attrarre l’attenzione dei bambini, con giochi e animazioni, personaggi simpatici e divertenti, che richiedono una procedura di registrazione.
Curiosità, manifestazioni di reciproco interesse tra pari, idee e fantasie sulla sessualità sono espressione da una parte del progressivo sviluppo socio-affettivo dell’alunno e dall’altra dei molteplici messaggi espliciti che gli giungono quotidianamente attraverso i media (televisione, DVD, internet,giornali e riviste), i discorsi degli altri bambini o degli adulti.
I comportamenti cosiddetti “quasi aggressivi”, che spesso si verificano tra coetanei, le interazioni animate o i contrasti verbali, o la presa in giro “per gioco”, effettuata anche in rete, mettono alla prova la relazione con i compagni, la supremazia o la parità tra i soggetti implicati e l’alternanza e sperimentazione dei diversi ruoli. Il gruppo dei pari rappresenta anche il momento di conquista dell’autonomia dall’adulto e pertanto luogo di “complicità” e di piccole “trasgressioni”, di scambi “confidenziali” condivisi fra gli amici nella rete o con il cellulare.
Detti comportamenti, che finiscono per arrivare all’attenzione degli adulti, sono controllati e contenuti dai docenti attraverso i normali interventi educativi, di richiamo al rispetto delle regole di convivenza civile e democratica, di rispetto degli altri, per evitare che possano degenerare, diventare pericolosi per sé o offensivi e minacciosi per gli altri.

Gestione dei casi di “prepotenza” o “prevaricazione”
I comportamenti definibili “Bullismo” possono esprimersi nelle forme più varie e non sono tratteggiabili a priori; se non contestualizzandoli. Le caratteristiche che aiutano a individuarli e a distinguerli dallo scherzo, dalle intemperanze caratteriali e/o da momenti di passaggio/crescita tipici di alcune età (esempio prima infanzia/fanciullezza), dai diverbi usuali fra bambini/ragazzi sono la costanza nel tempo e la ripetitività, l’asimmetria (disuguaglianza di forza e di potere), il disagio della/e vittima/e.
Il bullismo si esplica infatti con comportamenti e atteggiamenti costanti e ripetitivi di arroganza, prepotenza, prevaricazione, disprezzo, dileggio, emarginazione, esclusione ai danni di una o più persone, agiti da un solo soggetto, ma in genere da un gruppo.

Nel caso particolare del Cyberbullismo le molestie sono attuate attraverso strumenti tecnologici:

· invio di sms, messaggi in chat, e-mail offensive o di minaccia;

· diffusione di messaggi offensivi ai danni della vittima, attraverso la divulgazione di sms o e-mail nelle mailing-list o nelle chat-line;

· pubblicazione nel cyberspazio di foto o filmati che ritraggono prepotenze o in cui la vittima viene denigrata.

Il conflitto, presente in ogni normale relazione/rapporto, è da considerarsi come un campanello d’allarme e può degenerare in forme patologiche quando non lo si riconosce e gestisce in un’ottica evolutiva dei rapporti, di negoziazione e risoluzione. Se non gestito positivamente, infatti, il conflitto rischia di mutarsi e provocare effetti distruttivi sulle relazioni (prevaricazione e sofferenza) e sull’ambiente (alterazione del clima del gruppo-classe).
In considerazione dell’età degli alunni, possono prefigurarsi alcune forme di interazioni che rischiano di evolvere verso tale fenomeno. Per prevenire e affrontare il bullismo dunque i docenti non solo identificano vittime e prepotenti in divenire, ma tutti insieme affrontano e intervengono sul gruppo-classe, coinvolgendo se opportuno anche i genitori degli allievi.
L’elemento fondamentale per una buona riuscita dell’intervento educativo è infatti la corretta, compiuta e convinta ristrutturazione dell’ambiente sociale in cui tale fenomeno si verifica, e in particolare delle relazioni nel contesto della classe. Gli atteggiamenti degli alunni, così come quelli dei loro genitori, possono giocare un ruolo significativo nel ridurre la dimensione del fenomeno. Gli interventi mirati sul gruppo classe sono gestiti in collaborazione dal team dei docenti della classe e d’intesa con le famiglie - ad esempio con percorsi di mediazione volta alla gestione positiva del conflitto, con gruppi di discussione (circle time), con rappresentazioni e attività di role-play sull’argomento del bullismo, con le strategie del problem solving e/o anche con la presenza di eventuali esperti che supportino processi volti a buone e sane relazioni comunicazione tra pari e tra adulti.
Vengono intrapresi anche i percorsi individualizzati di sostegno alle vittime, volti a incrementarne l’autostima e l’assertività e a potenziare le risorse di interazione sociale, mentre i prevaricatori sono destinatari di interventi mirati a smuoverne le competenze empatiche e a favorire una loro condivisione delle norme morali.
Anche in relazione alle manifestazioni socio-affettive fra pari, al linguaggio sessualizzato o “volgare”, al fine di evitare prevaricazioni e imbarazzo o disagio, i docenti intervengono per favorire nei bambini un buon rapporto con il proprio corpo e per far percepire meglio eventuali violazioni dei limiti di prossimità o di “confidenza”ed imparare ad opporvisi, per far acquisire fiducia nelle proprie sensazioni e nel proprio intuito e determinazione nel rifiutare i contatti anche “a distanza” sgradevoli o “strani”, per rendere consapevoli gli alunni del diritto al rispetto dei propri limiti e di quelli altrui, per far capire ai ragazzi che l’interazione on-line deve sottostare a delle regole di buon comportamento, né più né meno della comunicazione a viso aperto, quale quella della vita reale.
Inoltre la scuola, qualora rilevi una situazione psico-socio-educativa particolarmente problematica, convoca i genitori o gli esercenti la potestà per valutare con loro a quali risorse territoriali possono rivolgersi. Consiglia altresì di servirsi dello sportello di ascolto psicologico gratuito, che se necessario la scuola mette a disposizione. Promuove e supporta la richiesta delle famiglie rivolta ai Servizi Sociali dell’Ente Locale per la fruizione di servizi socio-educativi comunali e alla ASL per quanto di competenza psicologica e psicoterapeutica (Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Consultorio Familiare).

- Gestione degli “abusi sessuali”

L’abuso sessuale e/o fatti legati a situazioni di pornografia infantile richiedono particolare attenzione da parte di famiglia, scuola e vari tipi di servizi. La presa in carico di situazioni di abuso sessuale richiede infatti un approccio multidisciplinare, da parte di diverse figure professionali. I versanti su cui si articola l’intervento possono essere essenzialmente tre: medico, socio-psicologico e giudiziario. Occorre anche procedere alla denuncia all’autorità giudiziaria o agli organi di Polizia da parte della famiglia e/o degli insegnanti o del Dirigente scolastico, in quanto costituisce il passo necessario per avviare un intervento di tutela a favore della vittima e attivare un procedimento penale nei confronti del presunto colpevole.

La scuola lavora in sinergia con le altre figure professionali e le famiglie, scambiando informazioni e condividendo progetti e prassi operative, favorendo le occasioni di confronto e di dialogo. Qualora gli insegnanti dovessero osservare indicatori di allarme relativi ad abusi sessuali e/o imbattersi in materiale di pornografia infantile, è necessario, innanzitutto, evitare di eseguire download, produrne copie, condividerne link o postarne il contenuto. Ciò è reato per chiunque. Nel venire a conoscenza di materiali di questo tipo è importante contribuire alla loro eliminazione: basta inserire le informazioni richieste sugli appositi moduli online, disponibili ai siti www.stop-it.it e http://www.azzurro.it/it/clicca-e-segnala” ovvero collegandosi al sito della polizia postale https://www.commissariatodips.it, ove è possibile sia segnalare che denunciare. In alternativa è possibile recarsi nella sede più vicina della polizia giudiziaria. Ciò consente di operare con la massima tempestività.

Non operare in modo isolato, ma confrontarsi con i colleghi di classe e il Dirigente Scolastico.

CYBERBULLISMO: alcuni campanelli di allarme


Gli atti di bullismo e/o vari tipi di prepotenze vengono riportate nel contesto virtuale di internet. In queste situazioni si parla di cyberbullismo che si manifesta attraverso:

· invio di sms, mms, e-mail offensivi/e o di minaccia;

· diffusione di messaggi offensivi ai danni della vittima, attraverso la divulgazione di sms o e- mail nelle mailing-list o nelle chat-line;

· pubblicazione nel cyberspazio di foto o filmati che ritraggono prepotenze o in cui la vittima viene denigrata.

La rilevazione diretta degli indicatori da parte degli insegnanti o indiretta, sulla base di quanto riferito dagli alunni o dai genitori, deve affinarsi con l’osservazione delle relazioni interpersonali e delle possibili dinamiche conflittuali sottostanti presenti nel contesto classe, al fine di verificare l’entità e la natura del fenomeno e dare avvio al programma di intervento.  

- Procedure operative per la gestione dei casi.

LINEE GUIDA PER INSEGNANTI

· Discutete con gli alunni della policy e-safety della scuola, di utilizzo consentito della rete, e degli eventuali problemi che possono verificarsi nell’applicazione delle regole relative all’uso di Internet;

· Date chiare indicazioni su come si utilizza Internet, ed eventualmente anche la posta elettronica, e informateli che le navigazioni saranno monitorate;

· Ricordate di chiudere la connessione (e di spegnere il computer) alla fine della sessione di lavoro su Internet e disabilitare la navigazione su Internet del laboratorio (qualora sia stata attivata);

· Ricordate agli alunni che la violazione consapevole della policy e-safety della scuola, di utilizzo consentito della rete, comporta sanzioni di diverso tipo;

· Adottate provvedimenti “disciplinari”, proporzionati all’età e alla gravità del comportamento;

· Adottate interventi di carattere educativo di rinforzo dei comportamenti corretti e riparativi, di ri-definizione delle regole sociali di convivenza attraverso la partecipazione consapevole e attiva degli alunni della classe, di prevenzione e gestione positiva dei conflitti, di moderazione dell’eccessiva competitività, di promozione di rapporti amicali e di reti di solidarietà, di promozione della conoscenza e della gestione delle emozioni;

· Nelle situazioni psico-socio-educative particolarmente problematiche, convocate i genitori o gli esercenti la potestà per valutare con loro a quali risorse territoriali possono rivolgersi (Servizi Sociali per la fruizione di servizi socio-educativi comunali, ASL per quanto di competenza psicologica e psicoterapeutica, Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Consultorio Familiare);

· Chiedete/suggerite di cancellare il materiale offensivo, bloccare o ignorare particolari mittenti, uscire da gruppi non idonei, cambiare indirizzo e-mail, ecc... ;

· Segnalate la presenza di materiale pedopornografico (senza scaricarlo o riprodurlo) alla Polizia Postale o al Telefono Azzurro;

· In caso di abuso sessuale rilevato anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come internet o il cellulare, confrontatevi con i colleghi di classe e il Dirigente Scolastico, denunciate all’autorità giudiziaria o agli organi di Polizia.

CONSIGLI AI GENITORI PER UN USO RESPONSABILE DI INTERNET A CASA E/O DI CHAT

Consigli generali

· Non utilizzate chat per comunicare tra genitori questioni di scuola (compresi i compiti) o ancora peggio per diffondere informazioni dirette o indirette su persone (tra cui anche dei minori da tutelare) o fatti presumibilmente accaduti a scuola e variamente interpretabili e/o immagini;

· Posizionate il computer in salone o in una stanza accessibile a tutta la famiglia;

· Evitate di lasciare le e-mail o file personali sui computer di uso comune;

· Concordate con vostro figlio le regole: quando si può usare internet e per quanto tempo...

· Inserite nel computer i filtri di protezione: prevenite lo spam, i pop-up pubblicitari, l’accesso a siti pornografici;

· Aumentate il filtro del “parental controll” attraverso la sezione sicurezza in internet dal pannello di controllo;

· Attivate il firewall (protezione contro malware) e antivirus;

· Mostratevi coinvolti: chiedete a vostro figlio di spiegarvi come funziona internet e come viene usato per scaricare e caricare compiti, lezioni, materiali didattici e per comunicare con l'insegnante;

· Incoraggiate le attività on-line di alta qualità: ricercare informazioni scientifiche, ricercare nuovi amici nel mondo;

· Partecipate alle esperienze on-line: navigate insieme ai vostri figli, incontrate amici on-line, discutete gli eventuali problemi che si presentano;

· Stabilite ciò che ritenete inaccettabile (razzismo, violenza, linguaggio volgare, pornografia);

· Discutete sul tema dello scaricare file e della possibilità di ricevere file con virus;

· Raccomandate di non scaricare file da siti sconosciuti;

· Incoraggiate vostro figlio a dirvi se vedono immagini particolari o se ricevono e-mail indesiderate;

· Discutete nei dettagli le conseguenze che potranno esserci se vostro figlio visita deliberatamente siti non adatti, ma non rimproveratelo se compie azioni involontarie;

· Spiegate a vostro figlio che le password, i codici pin, i numeri di carta di credito e i numeri di telefono e i dettagli degli indirizzi e-mail sono privati e non devono essere dati ad alcuno;

· Spiegate a vostro figlio che non tutti in Internet sono chi realmente dichiarano di essere; di conseguenza i vostri ragazzi non dovrebbero mai accordarsi per appuntamenti senza consultarvi prima;

· Il modo migliore per proteggere i vostri figli è usare Internet con loro, discutere e riconoscere insieme i rischi potenziali.

Consigli in base all’età

Se tuo figlio ha meno di 8 anni

Seleziona con molta attenzione i siti “sicuri”: ricordati che i gestori dei siti, per trarre il massimo guadagno, permettono agli inserzionisti di pubblicizzare i propri prodotti;
Comunica a tuo figlio tre semplici regole:

· non dare il tuo vero nome, indirizzo e numero di telefono. Usa sempre il tuo “computer username” o nickname;

· se compare sullo schermo qualche messaggio o banner, chiudilo: insegna a tuo figlio come si fa;

· naviga esclusivamente sui siti autorizzati dai genitori: se vuoi andare su un nuovo sito, dobbiamo andarci INSIEME (molti siti richiedono la registrazione. Insegna a tuo figlio come registrarsi senza rivelare informazioni personali).

Se tuo figlio ha tra gli 8 anni e gli 11 anni

Progressivamente diminuisci la supervisione: dagli otto ai dieci anni permetti a tuo figlio di navigare da solo nei siti autorizzati, sottolineando che deve consultarti prima di esplorarne dei nuovi. Verifica periodicamente i contenuti dei siti “sicuri”. Discuti con tuo figlio i rischi che possono presentarsi durante la navigazione on-line. Controlla, dalla cronologia il menu navigazione, se tuo figlio ha consultato siti non autorizzati per i quali non ti ha chiesto il permesso. Supervisiona l’e-mail di tuo figlio dopo averlo reso consapevole del fatto che hai pieno accesso alle sue comunicazioni. Verifica che i suoi contatti siano limitati agli amici conosciuti. Specifica che non può inserire nuovi contatti senza averti prima consultato.
Comunicagli che è assolutamente vietato cliccare su un link, contenuto in una E-mail, su un pop-up pubblicitario o su un banner (ricordati, infatti, che potrebbero presentarsi immagini pornografiche o che potrebbe avviarsi il download di “malware”) . Incoraggia l’uso di internet per svolgere ricerche scolastiche. Definisci il tempo massimo di connessione e favorisci le attività con il mondo reale e le buone relazioni dirette.

 


Permalink: E-SAFETY POLICYData di pubblicazione: 04/12/2023
Tag: E-SAFETY POLICYData ultima modifica: 11/12/2023 10:32:44
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